Un dato importante che premia la caparbietà nel nostro sindacato, ora però attendiamo le cifre e l’incontro con il Presidente per definire la tempistica e il sistema delle risorse.
L’esecutivo del Presidente Rossi, avebbe trovato risorse ulteriori per assecondare le nostre richieste.
Pallanch: “la maggioranza degli stipendi è al di sotto dei 1600 euro netti al mese. Serve un contratto dignitoso.”
Come CISL FP Trentino abbiamo chiesto fin da subito alla controparte di anticipare le risorse previste per l’anno 2018 per ottenere un contratto dignitoso, e in esito all’incontro tenutosi in data 21 ottobre 2016 ancora nessun dato certo su cui fare un serio ragionamento.
Un contratto a dir poco “magro” , con poche risorse disponibili, l’Apran per conto della Giunta il mese scorso ha rilanciato un percorso che che non ci convince, e abbiamo registrato una incomprensibile chiusura d Presidente, anche in considerazione dell’apertura del Governo sul rinnovo contrattuale, in cui ribadiamo che dopo sette anni di blocco l’assegnazione da parte della Giunta di risorse esigue, insufficienti per un rinnovo dignitoso del vigente contratto.
Non diamo i numeri, le risorse contrattuali sono insufficienti per costruire un contratto dignitoso. Pronti a sfidare il Presidente sulle cifre, che sono esigue, dopo anni di blocco. Euro 60 sulla categorie medie, finanziati prevalentemente con le risorse espropriate dal vecchio Foreg
Un contratto dignitoso si costruisce insieme, tenendo conto della ricchezza prodotta dal comparto dei servizi pubblici
Venerdì 1 giugno ad ore 17 presso la Sala Verde ( Centro Europa ) Via Romagnosi , 11 – Trento il Presidente della Giunta Provinciale Ugo Rossi ci ha convocato per proseguire la discussione a riguardo l’illustrazione della proposta delle direttive da sottoporre all’esame della Giunta Provinciale per i rinnovi contrattuali del personale dei comparti di contrattazione provinciale(Autonomie Locali, Scuola, Sanità e Ricerca).
Con riferimento alla polemica di questi giorni, alimentata da alcune OOSS e da quotidiani locali, di sicuro, l’unica cosa che non si dovrebbe fare in questo momento è comunicare la non adesione al SANIFONDS: l’adesione è automatica e la eventuale revoca al fondo si potrà fare in qualsiasi momento. Per cui invitiamo i lavoratori ad attendere la comunicazione che arriverà dai rispettivi enti, e a non farsi confondere le idee da polemiche infondate, rischiando di pregiudicare un percorso nato nel 2012, solo perché qualcuno fa di tutto per far naufragare il progetto.
Per innovare la macchina pubblica necessario investire in capitale umano e aggredire gli sprechi. Sulle consulenzeesterne noi facili profeti. Ora si cambi.
LA CRISI QUESTA VOLTA NON LA PAGHERANNO I LAVORATORI DEL PUBBLICO. PRONTI AD “AIUTARE” LA GIUNTA, SEGNALEREMO GLI SPRECHI. LA SPENDING REVIEW SI FA A TUTTO TONDO.
