La CISL FP del Trentino alla luce delle risorse disponibili per il contratto, e come seguito alla odierna conferenza stampa unitaria , dichiara che è molto delusa, in quanto non ci consentono di fare quel contratto dignitoso, che tutti auspicavamo, compreso il Presidente.
La proposta pervenutaci, prevede solo un parziale ritocco delle RISORSE RESIDUE per il finanziamento progressioni e/o produttività e/o accessorio, inoltre vengono decurtate le risorse per gli automatismi contrattuali della Scuola, cosa mai avvenuta in Trentino, ivi compresi gli arretrati. Nulla si dice rispetto agli impegni presi dal Presidente in dicembre di prevedere ulteriori risorse aggiuntive in assestamento di Bilancio.
Così non va!
I lavoratori pubblici assieme ai cittadini chiedono di non arretrare rispetto ai buoni risultati che la Pubblica Amministrazione in Trentino è stata in grado di offrire in termini di servizi in questi anni, certificata anche da una recente indagine della CGIA di Mestre.
Purtroppo la spesa pubblica ha continuato a salire nonostante il settennale blocco dei contratti e, come dipendenti pubblici abbiamo perso dai 3 ai 5 mila euro causa i mancati rinnovi, mentre non si è affrontata una spending review a tutto campo, anzi questa ha avuto i suoi effetti solo sul lavoro, spesso solo a fini mediateci. E oggi se non investiamo anche con l’innesto di personale giovane, è fortemente a rischio e il Trentino purtroppo non si differenzia dal resto del Paese.
Pertanto, se non ci saranno modifiche alla proposta pervenutaci, a partire dalla sera del 1 giugno lanceremo una mobilitazione del personale dei comparti di contrattazione provinciale, che con seguenti comunicazioni provvederemo ad organizzare.
Il Segretario Generale CISL FP Trentino
P.Dalledonne
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