Chiudiamo subito il contratto della Sanità
Auspichiamo un cambio di passo per chiudere il contratto sanità e avviare anche il percorso per l’accordo 2019-2021
Auspichiamo un cambio di passo per chiudere il contratto sanità e avviare anche il percorso per l’accordo 2019-2021
IL TEMPO E’ PERÒ ORMAI QUASI SCADUTO! LA MAGGIORANZA METTE A RISCHIO 10 MILIONI DI EURO
5.000.000 di euro (una tantum) a tutti i lavoratori come da tabellari
Una fascia a tutto il personale che ha 40 anni di servizio, con i risparmi delle RIA senza pesare sulle risorse contrattuali
Un impegno (art.4) per chiudere il contratto entro 15 giorni e per dare ai lavoratori il resto dei soldi che ammontano a 4.500.000 di euro. In particola modo le indennità per i turni, soldi agli OSS, sistema indennitario complessivo, armonizzazione personale tecnico, amministrativo e riqualificazioni da fare in azienda
La Cisl Fp indice un sit-in di protesta per lunedì 10 settembre alle 10.30 davanti al palazzo dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari di via Degasperi. “La richiesta – spiega il sindacato – è quella di sbloccare il contratto e al contempo sensibilizzare la Giunta per avere più risorse da distribuire subito a tutti i lavoratori della sanità. E’ ora e tempo di chiudere il contratto sanità”.
Le organizzazioni sindacali Cisl e Cgil hanno incontrato l’assessore Luca Zeni. Sul tavolo la Provincia ha messo un milione e mezzo in più rispetto alle risorse già stanziate. Mastrogiuseppe e Pallanch: “Apprezziamo l’apertura, ma non basta per far fronte alla criticità”
Sono tanti i punti all’ordine del giorno che la Cisl intende migliorare. Giuseppe Pallanch: “Chiediamo un atto di responsabilità per chiudere un accordo dignitoso e pretendiamo maggiore attenzione”
Ospedale S. Chiara – Trento
c/o Auditorium
22 marzo 2018 ore 9.30
Dott.ssa Annalisa Pennini
Piattaforma aperta. Rinnovo Contratto Sanità Pubblica 2016/2018 le nostre prime proposte per la parte economica a seguito del contratto sottoscritto a dicembre.
Evidenziamo diverse criticità, tra le quali anche l’espulsione dei delegati Rsu. Sottolineamo l’importanza di garantire a tutti i lavoratori il riconoscimento delle professionalità e dell’apporto che a diverso titolo aiutano un’Azienda di oltre 8 mila dipendenti al servizio dei cittadini.
Tanti i punti all’ordine del giorno, che la Cisl intende migliorare, dalla differenziazione dei tabellari alla collocazione delle fasce, dalla valorizzazione dell’operatore socio-sanitario alle ulteriori risorse aggiuntive. “Ci aspettavamo anche una decisione sulla riqualificazione degli operatori socio-sanitari, ma anche in questo caso siamo rimasti delusi”