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Sanità, il contratto non si sblocca: “Necessario valorizzare tutte le professionalità”

“La proposta dell’amministrazione provinciale non è accettabile. Le criticità sono legate alla distribuzione delle risorse, ma anche agli aspetti normativi e giuridici”, spiega la delegazione della Cisl Fp del Trentino. La trattativa è stata inoltre l’occasione per le organizzazioni sindacali di affermare la necessità di un immediato avvio, nell’ambito delle ulteriori risorse messe a disposizione dall’Azienda sanitaria, di un percorso di valorizzazione economica del personale impegnato. ”E’ necessario – dice la Cisl – mettere al passo tutto il personale e valorizzarlo in un contesto, quella della sanità, molto complesso. Nello specifico mancano risorse per tutte le numerose professioni e per tutti i dipendenti. Sollecitiamo inoltre l’avvio di quel processo di omogenizzazione delle professionalità, senza dimenticare le figure spesso dimenticate”. Il riferimento è all’Operatore socio sanitario. “Questo – aggiunge il sindacato – è solo un esempio di quelle professionalità da inserire nelle opportune aree sanitarie e non ghettizzare come invece proposto da altre parti sociali”. La Cisl sottolinea l’importanza di questo lavoro, trasversale, che può garantire a tutti i lavoratori il riconoscimento delle professionalità e dell’apporto che a diverso titolo aiutano un’Azienda oltre 8 mila dipendenti al servizio dei cittadini quotidianamente. ”Alla luce di tutte le criticità evidenziate – conclude la Cisl – invieremo nel corso della settimana le dovute osservazioni per sbloccare la trattativa, oltre alle richieste di integrare nuove risorse per portare a termine questi obiettivi. In questa ultima bozza di accordo della Provincia ci preme sottolineare l’espulsione dei delegati Rsu da ogni forma di contrattazione decentrata: questo è un aspetto grave in quanto la trattativa si conduce anche con il personale eletto dai lavoratori e le loro rappresentanze”.

Categorie Sanità pubblica

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