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Rsa: Oltre agli slogan è necessario attivare il tavolo di confronto. Serve una pianificazione per evitare una concorrenza interna tra servizi provinciali

Il segretario della Cisl Fp, Giuseppe Pallanch: “Aspettiamo la nomina del nuovo assessore o della nuova assessora ma il dialogo deve finalmente avviarsi. Oltre agli slogan è necessario la partecipazione al tavolo dei rappresentanti dei lavoratori”.

“Le criticità di un fiore all’occhiello del Trentino sono note da tempo e ormai da anni presentiamo diverse proposte per dare ossigeno a un comparto in sofferenza”. A dirlo Giuseppe Pallanchsegretario della Cisl Fp. “Aspettiamo la nomina del nuovo assessore o della nuova assessora ma il dialogo deve finalmente avviarsi. Oltre agli slogan è necessario la partecipazione al tavolo dei rappresentanti dei lavoratori”.

 

Le case di riposo e le Apsp sono difficoltà. Senza una programmazione e soprattutto con una carenza grave nei numeri del personale, con parametri da rivedere. Talmente grave che nel 2024 una parte delle Rsa del Trentino potrebbe andare in forte difficolta, nel migliore dei casi, ridurre i posti letto. Negli scorsi giorni Upipa ha avanzato la necessità di aprire il tavolo di confronto.

 

“Noi ci siamo. I sindacati si aspettano di essere il finalmente coinvolti nelle trattative. E’ ormai urgente trovare delle soluzioni di breve periodo ma anche iniziare una pianificazione di ampio respiro e strutturale. Così non si può andare avanti e il sistema rischia di collassare. Oggi con l’aspettativa di vita più lunga – aggiunge Pallanch – i bisogni sono sempre più complessi ma il personale sempre più risicato nei numeri, lavoratori ormai stremati. La gestione dell’emergenza Covid si fa ancora sentire e le ripercussioni riguardano più livelli, anche l’organizzazione aziendale e la conciliazione vita-lavoro”.

 

La richiesta non è solo quella di adeguare i contratti “per evitare una concorrenza interna tra servizi provinciali. Dalle progressioni ai fabbisogni, necessario avviare un confronto per delineare i passi da intraprendere per rendere attrattivo il settore e riportare un comparto strategico per il welfare del Trentino al centro dell’agenda politica”, conclude Pallanch.

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