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Part Time

“Non siamo d’accordo con misure restrittive sul tempo parziale: sono illogiche e antieconomiche” questo il giudizio di Giovanni Faverin, segretario generale della Cisl Fp in merito all’art. 16 del ddl “collegato lavoro”. Il provvedimento, ancora in via di approvazione, stabilisce infatti che le amministrazioni pubbliche possano rivedere i part-time concessi fino al 2008 e chiedere, rispettando i principi di correttezza e buona fede, la trasformazione in full-time.

Per il segretario della funzione pubblica Cisl al contrario la flessibilità di orario va favorita e incentivata: “Il part-time è uno strumento fondamentale, su cui il sindacato ha  investito molto in particolare nel pubblico impiego. Ma spesso se ne sottovaluta la prospettiva: proprio nel momento in cui si chiede alla pubblica amministrazione di essere più flessibile, si irrigidiscono le maglie dell’organizzazione”.

“Ciò riguarda in particolare le donne che costituiscono la maggioranza del pubblico impiego e sono forza lavoro altamente qualificata – puntualizza Faverin – E’ chiaro che il part-time va contemperato con le esigenze organizzative dei servizi e degli enti, ma è lo strumento che consente di tenere insieme lavoro e benessere organizzativo da un lato, famiglia e sviluppo demografico dall’altro”.

“Per questo – conclude il segretario – se la norma dovesse passare, il sindacato verificherà che il comportamento delle singole amministrazioni sia coerente e responsabile rispetto ai tanti buoni esempi di flessibilità costruiti insieme negli enti, nelle aziende e nelle agenzie pubbliche del Paese”.  

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