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Decreto Aci, la Cisl Fp: “Un danno per l’utenza e un arretramento del servizio pubblico a vantaggio dei privati”

Razionalizzazione o impoverimento del servizio relativo al pubblico registro automobilistico? Questo quanto si chiede la Cisl Fp che ha promosso, per martedì 9 maggio a Roma, un presidio dei lavoratori dalle 10 al Ministero dei Trasporti nel piazzale di Porta Pia per manifestare contro la riforma che modifica i servizi gestiti da Aci, mentre in tutti gli uffici Aci si terranno assemblee a sostegno della vertenza.

I sindacati chiedono un confronto con i ministri Marianna Madia e Graziano Delrio, “per evidenziare – spiega Giuseppe Pallanch, segretario della Cisl Fp del Trentino - le criticità che il decreto comporta sia per il servizio pubblico che per i lavoratori. Il documento unico, così come previsto dallo schema di Decreto adottato dal Governo, non realizza alcun vantaggio per il cittadino: non è previsto alcun risparmio né tanto meno una semplificazione”.

Una disposizione che vede i sindacati contrari per “il venir meno – aggiunge il segretario – dei servizi oggi garantiti dall’Aci, oltre all’ulteriore complicazione delle procedure con possibili aggravi di costi e perdita di tempo per i cittadini”.

La Cisl Fp punta il dito contro “una finta semplificazione - conclude Pallanch – costruita su pregiudizi e mancanza di chiarezza che maschera uno svilimento delle professionalità di tutti i lavoratori Aci. Un danno per l’utenza, un arretramento del servizio pubblico a vantaggio dei privati e un sottovalutato impatto occupazionale che porterà a possibili nuove fasi di mobilitazione. Si tratta di una sbagliata applicazione della riforma che finisce per penalizzare cittadini e lavoratori”.

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