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Agenzia delle entrate, comparto in agitazione. Cisl Fp: “Richieste inascoltate”

TRENTO. Giovedì 20 aprile il personale dell’Agenzia delle entrate di Trento si mobilita con un presidio davanti alla sede della direzione provinciale in via Brennero. “I lavoratori e le rappresentanze devono essere coinvolte nell’imminente riorganizzazione dell’Agenzia”, queste le parole di Giuseppe Pallanch, neo segretario della Cisl Fp. Un comparto in fibrillazione per la delega fiscale attuata dal governo. Un’agitazione che ha spinto le categorie nazionali Cgil, Cisl e Uil ad inviare il 22 marzo scorso a Pier Carlo Padoan, ministro dell’economia, una richiesta di chiarimento in merito all’imminente riorganizzazione dell’Agenzia delle entrate in conseguenza alla trasformazione di Equitalia in ente strumentale e all’adeguamento della struttura organizzativa in accordo alle raccomandazioni del Fmi e dell’Ocse.   ”La trattativa – prosegue – per la definizione della nuova procedura di progressioni economiche è in stallo. Servono ulteriori risorse, altrimenti si rischia di premiare solo una piccola parte di personale, mentre per le organizzazioni sindacali, dopo anni di blocco, un cambio di passo deve riguardare la maggioranza del personale dell’Agenzia, seppure in prospettiva pluriennale. Questo punto occorre superare le pregiudiziali poste dall’Agenzia in merito alla valutazione unilaterale come fattore di selezione per l’attribuzione delle progressioni: sul tavolo esiste una proposta sindacale unitaria che, pesando le performances delle strutture organizzative, risponde pienamente al dettato contrattuale e permetterebbe di superare efficacemente il punto in cui si è arenato il confronto”. Un altro punto messo in luce dalla Cisl riguarda la Convenzione 2017: “Le somme – aggiunge – legate al raggiungimento degli obiettivi devono essere certe e stabili. Oggi tutto è caratterizzato da un’inaccettabile variabilità nei tempi di erogazione, nella composizione e nella stessa entità. Questa condizione condizione questa ineludibile per permettere una seria programmazione in materia di sviluppo e riconoscimento professionale del personale dell’Agenzia”. Nella conferenza stampa del 9 febbraio il ministro Padoan e la direttrice dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi hanno presentato i dati del recupero dell’evasione fiscale relativi al 2016, pari a 19 miliardi di incassi. “Questo – conclude Pallanch – è il risultato del lavoro e della professionalità degli addetti. L’autorità politica deve dare risposte e garanzie. Oltre alle risorse economiche, serve una seria programmazione per lo sviluppo e il riconoscimento professionale. La mobilitazione continua fino a quando non ci saranno risposte adeguate”.

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