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Comunità, Cisl Fp: “E’ la politica a screditare i servizi, non i dipendenti pubblici”

“Non sono i lavoratori a screditare i servizi pubblici, bensì la politica. Soprattutto quando invece di pensare ad una riorganizzazione seria dei servizi, s’impelaga in polemiche che non aiutano di certo a migliorare la qualità erogata e percepita dal cittadino”. La Cisl Fp del Trentino preferisce non dare seguito alla diatriba mediatica sulla riforma delle Comunità di Valle, ma non rinuncia a mettere i puntini sulle “i”. “Non c’è solo una difficoltà a riorganizzare in modo serio e condiviso la struttura amministrativa, quanto e soprattutto una difficoltà a riorganizzare i livelli politici e istituzionali, a riqualificare la spesa degli enti, a ridurre gli sprechi e a razionalizzare i costi. Iniziando da quelli della politica e delle poltrone”, rilancia la federazione cislina del pubblico impiego.“Il Trentino potrebbe essere un laboratorio di soluzioni innovative, ma per questo serve coinvolgere e far partecipare i dipendenti e professionisti pubblici al cambiamento. Un processo di riforma degno di questo nome deve attivare la leva della partecipazione, deve dare ascolto a chi ogni giorno è impegnato a dare un buon servizio al cittadino. La caccia all’untore non può avere che effetti controproducenti”. “Per questo come Cisl Fp abbiamo chiesto alla Provincia Autonoma un Osservatorio permanente per monitorare l’evoluzione del modello organizzativo della PAT. E per questo vogliamo essere soggetto attivo e responsabile del cambiamento. Nel momento in cui i vincoli di bilancio si fanno più rigidi, è ancora più necessario ridisegnare l’organizzazione del lavoro: per valorizzare le professionalità e offrire ai cittadini e alle imprese i servizi che giustamente pretendono”.Trento, 30 maggio 2011

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Categorie Enti locali

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