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Via alle stabilizzazioni, firmato il protocollo d’intesa. Cisl: ”La Provincia si è impegnata a assumere 678 unità”

Un piano complesso e articolato per il quale l’amministrazione provinciale ha promosso una valutazione dei fabbisogni, ma anche un’analisi delle situazioni di precariato e del conseguente impatto organizzativo e finanziario delle misure. La Provincia si è impegnata a assumere 678 lavoratrici e lavoratori a cavallo del triennio 2018/2020.Il personale attualmente assunto con contratto a tempo determinato per ragioni tecnico-organizzative o sostituzione è stimato in 1.457 unità, 338 delle quali hanno maturato i tre anni di anzianità e altre 340 assunte come extraorganico-extraparametro. A questi numeri si aggiungono 21 unità di personale tecnico-amministrativo per le quali l’azienda provinciale per i servizi sanitari valuta la percorribilità della stabilizzazione.”Questo protocollo d’intesa – spiega Pallanch – intende definire le linee di individuazione dei posti da destinare alla stabilizzazione attraverso un inquadramento a tempo indeterminato del personale a tempo determinato con almeno tre anni di servizio alla data in entrata in vigore della norma di assestamento del bilancio provinciale 2018 prestati anche in forma non continuativa”.Questa manovra riguarda tutti quei lavoratori assunti tramite concorsi o selezioni in Provincia e enti strumentali.I posti saranno definiti nell’ambito dei fabbisogni degli enti per il triennio 2018- 2020 e determinati in relazione alle ragioni tecnico-organizzative oppure extraorganico-extraparametro. Ulteriori fabbisogni per cessazioni o altre cause possono essere coperti da personale in possesso dei requisiti per la stabilizzazione.Saranno introdotte anche, sempre per il triennio 2018-2020, procedure di stabilizzazione destinate a personale titolare di contratti flessibili con almeno tre anni di servizio: questo canale prevede una riserva di posti in concorsi pubblici per esami per titoli non superiore al 50% destinati alla stabilizzazione di contratti flessibili.Al fine di non disperdere le professionalità maturate, specie con riguardo ai servizi alla persona, nell’ambito della contrattazione collettiva in sede Apran saranno adottati opportuni interventi, tra quelli consentiti dal vigente quadro ordinamentale.La Provincia promuove la definizione di criteri uniformi tra gli Enti e l’indicazione dei numeri dei posti per l’applicazione delle procedure di stabilizzazione e parallelamente richiede alle parti sociali a aderire a percorsi di mobilità di sede e utilizzi in base alle legge nell’ambito dei territori omogenei.In particolare per quanto riguarda le situazioni di precariato nell’ambito del personale ausiliario delle scuole infanzia e dei servizi per la prima infanzia, l’impegno è quello di procedere a stabilizzare i posti corrispondenti ai fabbisogni e, per la scuola infanzia, anche dei posti extraorganico definito nel piano annuale 2018-19.A questo si aggiunge che per il personale operatore socio-sanitario delle Rsa gestite dalle Apsp, l’ipotesi è quella di stabilizzare il personale mediante l’adeguamento del parametro letti/operatori. Per questo incremento è prevista un’apposita copertura finanziaria in assestamento.”La Provincia si è impegnata – conclude Pallanch -. Speriamo che questo possa aprire una nuova stagione e vigileremo che tutto proceda nella massima puntualità e trasparenza. Adesso la trattativa si sposta su altri comparti, come la sanità”.

Trento 28 giugno 2018

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