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Velocizzare l’applicazione degli accordi per dare valore alla contrattazione. Chi firma porta risultati concreti contro la confusione

L’intervento delle Funzioni pubbliche di Cisl e Uil: “E’ necessario velocizzare i tempi, rendere concreto l’aumento del valore del buono pasto dal 1 gennaio, liquidare le progressioni economiche e gli adeguamenti contrattuali”.

TRENTO. “Siamo forti del protocollo del 18 luglio e delle intesa del 29 ottobre però ora è necessario velocizzare i tempi, rendere concreto l’aumento del valore del buono pasto dal 1 gennaio, liquidare le progressioni economiche e gli adeguamenti contrattuali”. Queste alcune partite urgenti messe sul tavolo dalle Funzioni pubbliche di Cisl e Uil.

 

“E’ il momento fare la variazione di bilancio e completare le risorse e dare risposte alle lavoratrici e ai lavoratori del pubblico impiego”, dicono Giuseppe Pallanch (Cisl Fp) e Andrea Bassetti (Uil Fpl). “E’ necessario dare seguito alle intense raggiunte a luglio e confermate dalla Provincia nell’ottobre scorso”.

 

Forti del protocollo d’intesa i sindacati chiedono il rispetto degli accordi e sui tempi di erogazione delle somme nelle tasche dei lavoratori. “Un patto portato avanti con senso di responsabilità ma è ora che, passate le elezioni e dopo aver litigato per le poltrone, la Provincia agisca concretamente per non far pesare i ritardi sui dipendenti che sono ancora in attesa di essere valorizzati e ascoltati”.

 

Sistemare il pregresso dell’accordo 2019/2021 e “avviare le trattative per il contratto 2022/2024”. Tra le iniziative quella prioritaria di aumentare il buono pasto per innalzare la cifra a 7 euro. “La previsione era di trovare le risorse ponte, chiediamo anche qui risposte perché intanto sono trascorsi mesi per colpa della politica senza che nulla si sia mosso. Se si rendesse necessario avvieremo le mobilitazioni conseguenti ma crediamo nel rispetto degli accordi a breve. Tuttavia siamo pronti a difendere le intese perché le abbiamo firmate convintamente in coerenza a doverosi e legittimi aumenti contrattuali”, concludono Pallanch e Bassetti.

 

Da Il Dolomiti

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