Si è chiuso in tarda serata di martedì 6 dicembre 2016 la trattativa sul rinnovo contrattuale del comparto Sanita area non dirigenziale.
Si tratta di un ipotesi contrattuale che ha visto la nostra organizzazione sindacale protagonista nel garantire a tutti i lavoratori della sanità una fascia economica con gli arretrati dal 1 maggio 2016. Si tratta di circa 6034 lavoratrici e lavoratori che da oltre sette anni aspettavano una risposta concreta. Per questo rivendichiamo la nostra lotta sindacale che ha portato ad anticipare le risorse contrattuali del 2018.
I tabellari sono stati incrementati del 3 per cento, a cui si aggiunge la vacanza contrattuale, già in possesso dei lavoratori, che non verrà riassorbita. Un rammarico ulteriore perché si potevano usare le risorse per aumentare i tabellari a tutti i lavoratori, sanitari e non; invece i vertici di Apran e Apss con la U.I.L. Sanità e il Nursing Up, hanno scelto di fare diversamente. Una fretta che suona male.
Per questo motivo non abbiamo firmato in quella sede e ci siamo riservati tutte le dovute analisi sindacali e non, prima di decidere assieme con i nostri eletti RSU della Sanità .
Resta tuttavia un forte rammarico di non aver potuto valorizzare adeguatamente tutto quel personale che da anni è impegnato nei turni e nelle altre attività che qualche sigla qualche giorno fa ha usato come agnello sacrificale (il riferimento è alla U.I.L. Sanità e alla sua manifestazione del giorno 28 nov u.s. davanti all’Apran di Trento con gli O.S.S. ) per poi scaricarlo miseramente al tavolo di trattativa. Male anche la deroga sulle 11 ore, che metterà ancora sotto pressione tutto il personale impegnato nelle corsie e nei turni e non risolve il grave problema degli organici.
Vi terremo informati.
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