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Pubblico impiego, la Cisl: ”Bisogna firmare il contratto in tempi brevi: urgente rafforzare i salari e sbloccare la contrattazione di secondo livello”

Il segretario della Cisl Fp, Giuseppe Pallanch, a margine dell’incontro tra i sindacati e l’assessore Achille Spinelli per dare seguito al protocollo d’intesa che deve portare al rinnovo di svariati accordi nel comparto del pubblico impiego: “Necessario salvaguardare il potere d’acquisto e allinearsi con le disposizioni che vengono assunte in Italia, purtroppo per la prima volta nella storia il Trentino non è apripista ma va in controtendenza rispetto a Roma”

 

TRENTO. “Abbiamo ribadito alla Provincia la necessità di firmare un contratto in tempi brevi“. Questo il commento di Giuseppe Pallanch, segretario della Cisl Fp, a margine dell’incontro tra i sindacati e l’assessore Achille Spinelli per dare seguito al protocollo d’intesa che deve portare al rinnovo di svariati accordi nel comparto del pubblico impiego. “C’è l’urgenza di rafforzare i salari, sbloccare la contrattazione di secondo livello e pianificare il sistema occupazionale in tutti settori, a partire da quelli più delicati”.

 

Le parti sociali premono per riaprire i tavoli di confronto a seguito della firma del protocollo d’intesa grazie alla mobilitazione, un documento che deve  sbloccare il contratto 2019/21, recuperare a regime le risorse per dare concretezza al riconoscimento degli arretrati secondo le modalità previste dal protocollo del 2020. Inoltre si prevedono gli stanziamenti necessari per sviluppare le progressioni di carriera, per riconoscere le indennità alle professioni sanitarie e oss come previsto per legge e il miglioramento delle progressioni e delle fasce economiche per tutto il personale sanitario, oss e tecnico amministrativo. Questo garantendo con risorse fresche il proseguo della omogenizzazione economica per il personale attivato nel contratto sanità.

 

“I vari settori – commenta Pallanch – aspettano un giusto riconoscimento per il tanto impegno svolto con responsabilità e dedizione in questi due anni così difficili a causa dell’emergenza Covid. E’ tempo di adeguare il potere d’acquisto al costo della qualità di vita e si avverte il bisogno di una difesa del potere degli stipendi e dei salari. E’ urgente conoscere e valutare i fabbisogni per fronteggiare i pensionamenti e le uscite dal mondo del lavoro. Alla luce anche dell’importanza di saper gestire i finanziamenti che derivano dal Pnrr: gli enti locali sono in difficoltà e si mettono a rischio servizi di eccellenza e di alta qualità a disposizione dei cittadini e delle imprese. Il rischio di depauperamento degli standard e delle professionalità è assolutamente concreto se non si prevedono politiche attente, precise e lungimiranti”.

 

Un altro comparto particolarmente attenzionato è poi quello della sanità, dell’assistenza e delle Apsp. “E’ doveroso – dice Pallanch – riconoscere le normative che prevedono un ruolo importante degli operatori e di tutto quel personale che opera quotidianamente nelle strutture. Non è possibile sviluppare riforme e piani senza coinvolgere le lavoratrici e i lavoratori che ogni giorno si spendono a favore della cittadinanza. Un sistema  moderno parte da questo presupposto: l’ascolto e il coinvolgimento dei dipendenti. Inoltre abbiamo chiesto l’estensione del premio Covid anche ai professionisti impegnati nelle case di riposo”.

 

In piazza Dante è stato quindi fatto un punto della situazione e delle azioni necessarie per valorizzare il pubblico impiego a 360 gradi. “Un incontro fortemente interlocutorio. Ma la linea è chiara: rafforzare fin da subito i salari, destinare le risorse generate dai pensionamenti per riconoscere competenze e impegni dei lavoratori secondo quanto previsto dagli accordi di secondo livello che sono fermi. Salvaguardare il potere d’acquisto e allinearsi con le disposizioni che vengono assunte in Italiapurtroppo per la prima volta nella storia il Trentino non è apripista ma va in controtendenza rispetto a Roma“, conclude Pallanch.

 

Da Il Dolomiti

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