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Per la maratona vaccinale si chiedono sforzi ai dipendenti pubblici, ma l’impegno non viene riconosciuto”, i sindacati sospendono le relazioni con Apss e Pat

C’è una forte insoddisfazione della componente sindacale per le risorse, ritenute fortemente insufficienti, stanziate tra il rinnovo del contratto 2022/24, l’una tantum per riconoscere gli arretrati del 2019/2021 e quanto destinato al protocollo di finanza locale sulla base dell’accordo con Cal. Una situazione acuita dall’organizzazione della maratona vaccinale prevista per i prossimi giorni

Le principali sigle sindacali della sanità e del pubblico impiego sono scese in piazza, una manifestazione di Cgil Fp e Cisl FpNursing upUil Fpl e Fenalt contro la Provincia e per l’assenza di risposte da parte della politica. Le parti sociali hanno annunciato nelle scorse ore la sospensione delle relazioni con l’Azienda provinciale per i servizi sanitari e con piazza Dante.

 

C’è una forte insoddisfazione della componente sindacale per le risorse, ritenute fortemente insufficienti, stanziate tra il rinnovo del contratto 2022/24, l’una tantum per riconoscere gli arretrati del 2019/2021 e quanto destinato al protocollo di finanza locale sulla base dell’accordo con Cal.

 

Un malcontento acuito dalle richieste avanzate dalle autorità per portare a termine le somministrazioni delle dosi tra sabato 4 e mercoledì 8 dicembre. Le criticità sono aumentate tant’è che la Pat è dovuta correte ai ripari con una mail indirizzata “a tutto il personale provinciale (compresi direttori e dirigenti)” con l’obiettivo di cercare volontari per seguire le fasi organizzative della maratona vaccinale che inizia fra pochi giorni.

 

“Evidentemente – si legge nella mail – l’impegno maggiore per tale operazione ricadrà sul personale sanitario, ma a supporto di esso è necessario anche il supporto di altro personale da dedicare alle funzioni organizzativo/amministrative connesse alla vaccinazione”. In particolare riguardo l’informazione, la registrazione delle persone e la gestione dei certificati degli utenti. Per questi scopi la Pat ha stimato che serviranno circa 120 persone, da ricercare anche nell’ambito dell’organico della Provincia “che volontariamente vorrà mettersi a disposizione”. Trattandosi di prestazioni lavorative straordinarie per i giorni 4, 5 e 8 dicembre la Pat prevede il relativo trattamento economico aggiuntivo e/o il recupero delle giornate (Qui articolo).

 

Una maratona vaccinale che va a incidere ulteriormente in una situazione caratterizzata da una carenza del personale a organico. “In questo momento – ha spiegato Antonio Ferro, direttore generale facente funzione dell’Apss, nel corso del punto stampa – sappiamo che concentriamo gli sforzi il sabato, la domenica e il mercoledì, che sono festivi. Garantiamo assolutamente tutte le prestazioni urgenti e cerchiamo anche di rispondere a quelle che erano programmate, eventualmente cercheremo, se dobbiamo, in qualche modo rallentare qualcosa di sospendere qualcosa relativamente alla parte ambulatoriale comunque a tutto ciò che è attività meno rilevante. E’ ovvio che in questo momento storico dobbiamo tutti concentrarci sulle somministrazioni rapide nei tempi previsti” (Qui articolo).

 

Un altro punto ritenuto, dai sindacati, imprescindibile è quello legato alle condizioni giuridiche e retributive, al riconoscimento professionale, al rinnovo del contratto. “Alla luce della totale assenza di riscontri alle nostre richieste da parte della Giunta provinciale e la permanente indisponibilità di Fugatti a incontrarci personalmente – spiegano Luigi Diaspro (Fp Cgil), Giuseppe Pallanch (Cisl Fp), Cesare Hoffer (Nursing up), Giuseppe Varagone (Uil Fpl) e Maurizio Valentinotti (Fenalt) – abbiamo formalmente comunicato al direttore generale Ferro e alla direttrice del Dipartimento risorse umane Morandini la temporanea sospensione delle relazioni sindacali con l’Apss: non parteciperemo più a nessuna riunione e incontro”.

 

Un presidio organizzato dai sindacati per tenere alta l’attenzione e ribadire la necessità di riattivare un confronto con la Giunta provinciale. “E’ necessario individuare le più idonee risposte ai rinnovi contrattuali bloccati. Noi abbiamo sempre dimostrato senso di responsabilità e del dovere nei confronti dei nostri cittadinigarantendo servizi di qualità spesso a scapito della nostra vita familiare e con grandi sacrificiOra ci aspettiamo un analogo senso di responsabilità dalla politica trentina“, concludono Diaspro, Pallanch, Varagone, Hoffer e Valentinotti.

 

 

Da Il dolomiti

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