Però dobbiamo constare che questo percorso non è sempre condiviso e partecipato come desideriamo, sappiamo di spinte autonomistiche e allo stesso tempo degli obblighi di armonizzazione rispetto a norme nazionali, a seconda delle convenienze del momento, si usa tutto e tutti dalla contrazione del bilancio, alle flessioni di vario tipo.;
Abbiamo fatto accordi, ma non non abbiamo la certezza che gli impegni presi siano stati onorati, vedi Sanifonds e rispetto alle richieste fatte da tempo ci arrivano come risposta lunghi silenzi su settori ormai in sofferenza cronica come il piano di miglioramento della sanità, confronto rimasto fermo a luglio 2014. dove ci hanno detto vi faremo sapere…….
la CISL FP Trentino chiede alla politica di riavviare una più attenta e puntuale analisi delle questioni aperte, che non possono rimanere ancora irrisolte paralizzate dai poteri forti.
L’appello che rivolgiamo a Rossi e alla sua Giunta è di dare risposte serie e concrete, non occorre fare la voce grossa con i lavoratori e poi cedere su tutta la linea di fronte a resistenze politiche o istituzionali, una serie di trucchi e trabocchetti ai danni del lavoratore e del cittadino.
La CISL FP Trentino conferma ancora che occorre ripartire – perché non siamo contrari alle riforme/al cambiamento, purché condiviso e partecipato – dai bisogni, dai servizi locali e dalla competenza che servono per la tenuta e lo sviluppo del nostro territorio Trentino.
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