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Niente scuse Presidente Rossi , si devono scovare le risorse in P.A.T. e rinnovare il Contratto.

Abbiamo consegnato direttamente nelle mani del Presidente il migliaio di firme raccolte nei mesi scorsi a sostegno della causa, ribadendo la posizione della nostra Organizzazione Sindacale in merito alla questione, specificando come il Presidente non possa esimersi dall’applicazione delle norme che prevedono lo sblocco del rinnovo dei contratti in virtù della recente sentenza della Corte Costituzionale.

La CISL FP Trentino chiede con fermezza e determinazione:

  • L’aumento della base tabellare dello stipendio del personale;

  • Il riconoscimento dell’accresciuto potenziale individuale avvenuto nei sei anni di blocco contrattuale;

  • Una mappatura delle esigenze di organico in ciascun comparto;

  • L’adeguamento del turn over provinciale a quello nazionale (4 ogni 10  pensionamenti, anziché l’attuale 2 ogni 10 quiescenze);

  • Il riconoscimento del mentoring al personale con professionalità riconosciuta che si è prodigato nell’affiancamento dei colleghi;

  • L’incremento del valore del buono pasto in modo che risulti essere pari a quello riconosciuto ad analogo personale operante nel resto del Paese (7€).

La posizione assunta da CISL FP Trentino deriva dalla piena consapevolezza della perdita del potere di acquisto degli stipendi dei dipendenti della P.A., unita alla necessità di vedere finalmente riconosciuta e rispettata la valorizzazione del capitale umano in quanto elemento determinante in qualsivoglia impresa. Considerata la complessità dell’” azienda P.A.T.” si ritiene indispensabile l’ottimizzazione del personale con il potenziamento degli organici in taluni comparti, che non possono oggettivamente subire ulteriori riduzioni. Si deve considerare come la qualità dei servizi erogati alla collettività dalla Pubblica Amministrazione sia determinata anche da un’adeguata ed idonea assegnazione di personale con carichi di lavoro sostenibili.

Abbiamo invitato il Presidente a riflettere seriamente, agendo di conseguenza, sull’opportunità di ottenere risparmi di gestione su acquisizioni di beni e/o servizi, affitti passivi, utenze e non sempre e solo sul costo del personale; notoriamente infatti i capitoli di spesa che rappresentano un costo a bilancio sono molteplici. Riconosciamo l’importanza del FOREG, che auspichiamo venga riconosciuto anche in futuro, ma che non può e non deve essere un’alternativa al rinnovo dei contratti.

Al termine dell’incontro abbiamo chiesto la quantificazione dei costi e l’apertura di un tavolo di confronto per identificare congiuntamente i criteri di assegnazione di risorse e organici.

Cisl Fp Trentino

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