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La Cisl Funzione Pubblica chiede DPI per tutto il personale sanitario e non impegnato in prima linea.

Egr.
Dott. PAOLO BORDON
Direttore Generale APSS Trento
Gent.le
Dott.ssa FRANCESCA PAROLARI
Presidente UPIPA Trento
Spett.le ANFASS TRENTINO
Spett.le APPM TRENTO

In riferimento all’oggetto, la scrivente O.S. ritiene importante evidenziare, come già peraltro effettuato dalle Confederazioni di CGIL – CISL – UIL nei giorni scorsi, che anche tutte le Pubbliche Amministrazioni debbano obbligatoriamente rispettare quanto prescritto dal D.to L.vo n. 81/2008 in tema di salute e sicurezza sul lavoro, soprattutto in un periodo emergenziale come quello che sta attraversando il nostro Paese dove i rischi di contagio sono esponenziali e solo con la fornitura degli idonei Dispositivi di Protezione Individuali, associati all’attuazione di tutte le prescrizioni emanate al fine di contrastare la diffusione del COVI-19, si potrà continuare a garantire la sicurezza dei lavoratori pubblici e di tutti coloro che espletano i servizi esternalizzati dalla Pubblica Amministrazione.

Si ritiene improcrastinabile assicurare per tutto il personale pubblico, con particolare attenzione al personale sanitario, socio-sanitario, assistenziale ed ausiliario, nonché quello che svolge servizio a contatto con l’utenza o in esterno degli uffici, la fornitura dei prescritti Dispositivi di Protezione Individuali e l’immediata rivalutazione del rischio, ai sensi D. L.vo n. 81/2008, specificando in maniera dettagliata le prescrizioni sull’uso di tutti i Dispositivi di Protezione Individuali.

Urgente risulta attivare la maggiore accuratezza possibile nella pulizia e disinfezione di tutti gli ambienti di lavoro con prodotti idonei, compresi gli automezzi in dotazione al personale, evitando il sovraffollamento dei locali e la frequente aerazione degli stessi, nonché di procedere alla sanificazione degli ambienti di lavoro nel caso in cui fossero stati presenti dipendenti o utenti con sintomatologie similari a quelle da affezione da coronavirus.

Si rammenta che ai sensi della normativa vigente (D.to L.vo n. 81/2008), la responsabilità di tutelare i lavoratori dal rischio biologico è in capo ai datori di lavoro, con la collaborazione dei medici competenti. Stesso obbligo in capo ai datori di lavoro, ai sensi dell’art. 36 del D.to L.vo n. 81/2008, è quello relativo all’adeguata informazione dei lavoratori sui rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro connessi alle attività svolte, a tal fine si chiede che i medici competenti dispongano i corretti protocolli operativi del caso.

Si resta in attesa di sollecite assicurazioni sulle misure che sono state o che saranno adottate, facendo presente altresì che in caso di ulteriori segnalazioni di mancanza dei Dispositivi Protezione Individuali o di mancata attuazione di quanto previsto dalle attuali normative finora emanate, si effettueranno apposite segnalazioni alle autorità competenti.

Distinti saluti

Il Segretario generale CISL FP del Trentino
Giuseppe PALLANCH

Copia della lettera inviata

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Categorie Sanità,Sanità pubblica

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