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La Cisl Fp: “Bene l’apertura di Rossi per stabilizzare i lavoratori precari, però adesso facciamolo”

“Non si può – aggiunge il segretario – continuare a derogare e tenere il personale, che già lavora e mette a disposizione competenze e know-how, sul filo del rasoio. E’ necessario armonizzare per la parte relativa alla stabilizzazione dei precari la legge Madia alla realtà trentina per ridare ossigeno alle amministrazioni”.

Il sindacato evidenzia come gli organici delle pubbliche amministrazioni in Trentino siano ormai ai minimi termini, complice anche il blocco del turn-over imposto per contenere la spesa. A questo si aggiunge anche l’età media molto elevata. “Sul tavolo – sottolinea la Cisl – non ci sono solo le questioni relative alle amministrazioni comunali e quella provinciale, ma anche la situazione delle Apsp, settore nel quale ci sono circa 800 precari”. I lavoratori della pubblica amministrazione annaspano e l’orizzonte resta così nebuloso riguardo al loro futuro occupazionale. “E’ necessario – prosegue il segretario – salvaguardare la professionalità dei dipendenti che quotidianamente permettono alle amministrazioni di operare con qualità”.

Qualità che si può migliorare attraverso le assunzioni e il mentoring. “La parola chiave – conclude Pallanch – è il capitale umano. Ribadiamo il concetto di rilanciare le assunzioni, sbloccare il turn-over e incentivare il mentoring. Un giovane deve avere l’opportunità di inserirsi nel mondo del lavoro e poter approfittare dell’esperienza di quei dipendenti che si avviano verso la pensione. Quest’ultimo punto delinea un duplice vantaggio: maggiore fiducia ai giovani e preservare il patrimonio di know-how, conoscenze e competenze dei lavoratori più maturi: questo a vantaggio della comunità trentina”.

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