+39 0461 215161

Invito

CISL e UIL hanno deciso con senso di responsabilita’ di limitare il piu’ possibile le accuse agli altri, abbiamo riservato le energie al confronto con la controparte e il risultato parziale sono i 75 milioni di euro del fondo straordinario, che aggiunti alle risorse previste per la progressione economica, porteranno ad un 70-80% di quello che avrebbe portato il rinnovo contrattuale. Da dove credete siano usciti i 75 milioni di euro? Dagli insulti fatti da qualcuno sia alla controparte (salvo poi fare pronta retromarcia per paura di essere tagliati fuori….) sia a noi dandoci dei venduti?

Legittimo che qualcuno adotti questa linea, rientra nello stile, ma non portera’ alcun risultato salvo indebolire ancor piu’ tutti noi lavoratori, sindacati ecc.

Pertanto, invitiamo tutti a lavorare PER QUALCOSA, per il risultato migliore possibile in questo periodo che volenti o nolenti ci vede deboli di fronte ai giovani che non trovano lavoro, o alle migliaia di persone che anche nel ricco Trentino hanno perso e stanno perdendo il lavoro, cosa che a noi non ci tocca ed e’ questo il prezzo da pagare, purtroppo, in questo triste periodo.

Piccolo inciso: riguardo al buono pasto, sappiamo che rientra nello stile della scorrettezza buttare gratuitamente fango addosso a noi ma…un dipendente mediamente informato capisce da solo che:

  • mettere in busta paga il buono pasto significa tassarlo e avere netti circa 2,50 euro al giorno anziche’ i 6 attuali

  • diventando reddito avrà ripercussioni su ICEF ecc.

  • vorremmo poi sapere cosa ne pensano i lavoratori che DEVONO o SCELGONO di mangiare fuori casa e che già con i 6 euro devono mettere mano al portafoglio per mangiare decentemente

Abbiamo lavorato sulle fasce orarie per consentire ai lavoratori di uscire prima il pomeriggio accorciando altresì la pausa pranzo, quanti devono o possono fare una pausa lunga?

Infine: l’Amm.ne ha sempre sostenuto che qualora il buono pasto andasse in busta paga, le risorse da extra contrattuali diverrebbero contrattuali, vale a dire peggiorerebbe la situazione della maggior parte dei lavoratori: al momento infatti le risorse per il buono pasto sono messe dall’amministrazione. Riteniamo si debba, invece, lavorare bene sulle convenzioni e sull’ampliamento degli esercizi convenzionati.

Riguardo alla questione ricorso alla Corte Costituzionale per la norma che prevede il divieto di rinnovare i contratti, è una norma di finanza pubblica verso la quale NON C’E’ VIA DI SCAMPO e gli addetti ai lavori lo sanno, inutile fingere il contrario, e’ come il patto di stabilita’. Importante è stato riteniamo aver ottenuto comunque delle risorse anche importanti che permetteranno, a differenza di quanto avviene nel resto del pubblico impiego nazionale ed europeo (compresa la provincia di Bolzano), di dare delle risposte ai lavoratori. E vi possiamo garantire che non è stato facile ottenerle.

Infine, bisognerebbe stare attenti anche agli interlocutori politici che si scelgono e che sfilavano nella manifestazione del sindacato autonomo: questi, qui a Trento si ergono a paladini dei dipendenti pubblici ma a Roma fanno esattamente il contrario, quindi, per favore, smettiamola con le improvvisazioni.

Ora che tutti, chi piu’ chi meno, abbiamo offerto ai lavoratori uno spettacolo non dei migliori, cerchiamo di fare sintesi e acceleriamo il confronto con l’Amm.ne sui tanti temi in sospeso, partendo dall’accordo sulle progressioni economiche per le quali vi è una convocazione giovedi della settimana prossima per la sottoscrizione finalmente, o partendo dall’accordo di settore che CISL e UIL hanno sottoscritto. Per quel che riguarda le progressioni orizzontali, ricordiamo che le risorse stanziate consentono il passaggio al gradino superiore di tutti coloro che al 31 dicembre 2008 hanno maturato 5 anni in seconda o terza posizione e che non hanno beneficiato della progressione di fascia nell’ottobre del 2006.

Riteniamo che sottrarsi al confronto in questa fase sia un esercizio di comodo per tenersi le mani libere, ma che non risponda ai bisogni dei lavoratori. Dobbiamo altresì prestare la massima attenzione affinche’ il rigore non ci sia solo per i dipendenti pubblici, denunciando il cattivo uso delle risorse, sprechi e quant’altro. Il rigore deve valere per tutti.

In bacheca sindacale trovate allegato al presente comunicato un’ interessante nota relativa alla contrattazione e al sistema di welfare. Sia nel privato che in altri Stati, a fronte della bassissima crescita dei salari si è intervenuti con altre forme di benefici non monetari e di sostegno sociale che riteniamo molto interessanti e da affrontare anche per i pubblici dipendenti.

Roberto Tavagnutti (Per la CISL FPS) , Stefano Galvagni (Per la UIL FPL) 

Categorie Provincia

Comments are closed