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Delusi e arrabbiati per l’incapacità della Provincia di affrontare i numerosi problemi

“C’è un accordo e c’è un cronoprogramma ci aspettiamo misure importanti per ridare ossigeno al settore del pubblico impiego e rendere nuovamente attrattivo un comparto strategico del Trentino. Non è un caso la fuga delle lavoratrici e dei lavoratori, le cui aspettative vengono costantemente disattese dalla politica” questo il grido d’allarme dei due sindacalisti.

“Se si va avanti così l’intero sistema viene messo a rischio, senza considerare il poco rispetto nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori quotidianamente impegnati nella pubblica amministrazione”. A dirlo Giuseppe Pallanch (Cisl Fp) e Andrea Bassetti (Uil Fpl EE.LL.) con riferimento alla comunicazione della mancata approvazione della proposta di deliberazione della Giunta. “Siamo delusi e arrabbiati per l’incapacità dell’ente pubblico di affrontare i numerosi problemi del settore”.

 

La Provincia ha deciso di non approvare la delibera “Misure per il superamento del precariato”, una norma che avrebbe modificato la legge provinciale del 3 agosto 2018. La trattazione di questa proposta è stata rinviata a data da destinarsi. “Questa decisione è grave e i dipendenti restano ancora a guardare in attesa di risposte alle tante difficoltà”.

 

I sindacati chiedono un’immediata approvazione. “C’è un accordo e c’è un cronoprogramma – evidenziano Pallanch e Bassetti – ci aspettiamo misure importanti per ridare ossigeno al settore del pubblico impiego e rendere nuovamente attrattivo un comparto strategico del Trentino. Non è un caso la fuga delle lavoratrici e dei lavoratori, le cui aspettative vengono costantemente disattese dalla politica”.

 

Velocizzare inoltre adeguamenti contrattuali può rappresentare un volano per rimediare alla forte carenza di personale. “Pensiamo che devono ancora essere pagate le progressioni economiche2019/21, ormai certificate dagli organi di controllo, accelerare sull’ordinamento professionale e le indennità, oltre alle altre trattative collettive. Rafforzare i salari, significa lavorare a più livelli: garantire potere d’acquisto alle famiglie e fronteggiare la spirale inflattiva con conseguenti benefici sul Pil e capacità dispesa. Noi siamo sempre impegnati con senso di responsabilità e coerenza, in prima linea per portare avanti le istanze di lavoratrici e lavoratori, senza prese di posizioni ideologiche, per fare il bene della comunità, indipendentemente dall’interlocutore politico. Ma è arrivato il tempo delle risposte e delle decisioni” concludono Pallanch e Bassetti.

Da Il Dolomiti

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