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Contro i tagli all’assistenza

Livelli minimi essenziali prestazioni socio-assistenziali

Trento, 7 marzo 2011

Ai Presidenti delle Comunità di Valle Ai Sindaci di Trento e Rovereto e p.c. al presidente del Consiglio delle Autonomie Locali

 Il Consiglio delle Autonomie è chiamato a fornire un parere sulla delibera che la Giunta provinciale andrà ad assumere in ordine ai livelli minimi essenziali delle prestazioni dei  servizi socio-assistenziali, le cui funzioni, in attuazione della legge 3 del 2006, saranno esercitate dalle Comunità di Valle e dai Comuni di Trento e Rovereto. Considerata la delicatezza della materia, ci permettiamo di trasmettervi queste nostre osservazioni sul merito della delibera. A nostro avviso i parametri fissati dalla Giunta sono eccessivamente penalizzanti per la qualità del lavoro degli operatori sociali e quindi per la qualità stessa del servizio che i vostri enti saranno chiamati ad offrire ai propri cittadini. In primo luogo, il passaggio da un parametro di 1 a 3.500 a quello di 1 a 4.000 nella determinazione del numero di assistenti sociali in dotazione organica, produrrà un “esubero” di personale in ogni ente, per un totale di ben 33 posti in surplus rispetto al livello attuale. In pratica, se questo standard diventasse definitivo, nel corso degli anni ben il 20% degli assistenti sociali non potrebbe essere sostituito una volta collocato in pensione o nel caso di passaggio ad altro incarico, con la conseguenza inevitabile di un aumento del carico di lavoro sul restante personale, con il rischio concreto di abbassare la qualità del servizio offerto alle fasce più deboli della popolazione.

Lo stesso dicasi per le modifiche ai parametri dei livelli essenziali degli assistenti domiciliari che passerebbero da un paramento 1 a 500 a quello di 1 a 1.000 abitanti. In questo caso, il numero di assistenti domiciliari potrebbe addirittura essere dimezzato. Usiamo il condizionale solo perché la Giunta non ha ancora fornito i dati ufficiali riferiti al numero di assistenti domiciliari attualmente in forze, sia quelli direttamente impiegati dagli enti gestori, sia quelli messi a disposizione dai soggetti convenzionati del privato sociale. Alle nostre preoccupazioni, la Giunta risponde che nel 2011 nulla cambierebbe in quanto i trasferimenti finanziari a Comunità di Valle e Comuni di Trento e Rovereto per la gestione dei servizi socio-assistenziali saranno gli stessi degli anni precedenti e quindi gli enti gestori avranno le risorse per mantenere gli organici attuali, anche oltre i livelli minimi essenziali fissati dalla Giunta.

A nostro avviso questa considerazione non dà alcuna assicurazione né sul versante della stabilità dei trasferimenti, né quindi per il mantenimento della qualità del servizio. Semmai, qualità del servizio e continuità della copertura finanziaria dello stesso sono garantiti dagli attuali livelli minimi essenziali. Infatti, solo il mantenimento dei  parametri di 1 a 3.500 e di 1 a 500 rispettivamente per assistenti sociali e assistenti domiciliari assicurano alle Comunità di Valle e ai Comuni di Trento e Rovereto, oggi e in futuro, le risorse economiche necessarie al mantenimento del personale attualmente in forze e quindi della continuità del servizio. Per queste ragioni, a nostro parere, sarebbe utile sospendere l’iter di preadozione della delibera e modificarne i contenuti affinché siano mantenuti gli attuali parametri per i livelli minimi essenziali.

Tutto questo per permettere alle Comunità di Valle e agli altri enti gestori di acquisire la piena titolarità delle funzioni in campo socio-assistenziale e, dopo l’avvio della gestione, misurare sul campo l’effettiva corrispondenza dei livelli minimi attuali alle necessità delle famiglie e dei cittadini che in Trentino fanno richiesta dei servizi socio-assistenziali.

Cordiali saluti.

Paolo Burli , Segr. Gen. CGIL del Trentino | Lorenzo Pomini, Segr. Gen. CISL del Trentino | Ermanno Monari, Segr. Gen. UIL del Trentino | Giampaolo Mastrogiuseppe, Segr. Gen. FP CGIL | Roberto Vivian, Segr. Gen. CISL FP | Silvia Bertola, Segr. Gen. UIL FPL

Categorie Sanità pubblica

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