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COMUNICATO STAMPA

Non è pensabile prendere visione del documeto della Deloitte sul percorso di attuazione della riorganizzazione della P.A.T. , dal sito della PAT stessa , in allegato al comunicato dell’Ufficio Stampa n. 903 del 5 aprile, dopo che sul quotidiano l’Adige del 6 aprile era apparsa la notizia, senza che le Organizzazioni Sindacali avessero le dovute e necessarie informazioni sulla reale applicabilità e sulle priorità individuate dal piano Deloitte. Nell’incontro di oggi non siamo riusciti a capire come si pensi di conciliare l’ipotesi di procedere a d un ulteriore processo di riorganizzazione, senza aver ancora iniziato un processo di vera semplificazione delle procedure, si rischia solo di assistere ad una mera movimentazione di personale. Ad esempio le competenze alle Comunità di Valle per i Centri per l’Impiego, previsto dalla Deloitte, con il recente decreto legislativo n. 28 del 5 marzo che ha dato delega alla nostra provincia per gli ammortizzatori sociali.Sembra difficile pensare di poter gestire queste nuove deleghe in modo non unitario in ambito provinciale.Chiediamo all’Amminstrazione anche di non esasperare gli animi dei lavoratori con enunciazioni che non hanno solide basi di fattibilità. Non vorremmo rivedere quello che è successo per il settore gestione strade che doveva passare alle Comunità ed a distanza di due anni non viene nemmeno considerato nello studio della Deloitte. La storia quindi ha dato ragione alla posizione della CISL FP che ha cercato, da una parte di smorzare i toni allarmistici e, dall’altra, di percorrere la strada del confronto e non quella dello scontro ed i risultati lo stanno a dimostrare.Avviare da subito un tavolo tecnico che sappia affrontare la problematiche di un processo complesso, che va rafforzato con la condivisione dei lavoratori, non con le alchimie delle società di consulenza.La CISL FP ha inoltre inviato alcune osservazioni sulla riorganizzazione delle strutture di terzo livello (uffici), chiedendo maggiore valorizzazione delle competenze acquisite, il coinvolgimento dei sindacati nell’attribuzione di nuovi incarichi e la verifica delle professionalità presenti nell’Amministrazione, con mobilità sui posti vacanti, prima di procedere a nuovi concorsi per la dirigenza.La Cisl chiede con forza di far ripartire i salari, attraverso il riconoscimento della detassazione del Foreg, nelle forme che riconoscano la specificità della nostra Autonomia, infatti ricordiamo che nelle casse provinciali rientrano il 90 per cento della tassazione, contro il 60 per cento di un regione ordinaria.Prioritario fari ripartire i salari anche nel pubblico impiego duramente colpito da anni di blocco contrattuale fortemente punitivo della categoria.

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