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Buono pasto, Cisl e Uil: “Il valore non è ancora stato adeguato: inaccettabile e svilente i ritardi causati dal Consiglio delle Autonomie Locali”

E’ inaccettabile e svilente che in 6 mesi il Consiglio delle Autonomie Locali non abbia fatto i compiti e di conseguenza ritardi l’intero sistema”. A dirlo Giuseppe Pallanchsegretario della Cisl Fp, e Andrea Bassetti, segretario della Uil Fpl, sull’adeguamento del valore del buono pasto. “E’ tempo di un deciso passo in avanti e che l’ente completi la rendicontazione dei costi”.

 

Dopo oltre 15 anni e forti del protocollo del 18 luglio e delle recenti intese il valore del buono pasto è stato ritoccato a 7 euro. Un primo passo importante che ha consentito alla Provincia di stanziare queste prime risorse con l’obiettivo di migliorare nel corso 2024 questo strumento ma l’inerzia dei comuni rischia di ritardare tutto a danno dei lavoratori.

 

“Chiediamo pertanto l’intervento del presidente della Giunta Fugatti e dell’assessore Achille Spinelli. Come più volte sottolineato l’aumento è una prima risposta, seppur parziale e insufficiente. È però paradossale che il consorzio sia così distante dai diritti delle lavoratrici e dei lavoratori”, evidenziano Cisl Fp e Uil Fpl. “Il benessere aziendale e la valorizzazione del personale passa anche attraverso questi strumenti all’apparenza banali. Un danno all’intero si sistema sono in difficoltà per la carenza cronica di professionisti ma come si può rendere attrattivo un posto di lavoro se non si riesce a fare questi piccoli passi?”.

 

Questo stallo non consente i passaggi in Apran e alla Corte dei Conti, l’adeguamento del buono pasto di fatto è in stallo. “Un ritardo inaccettabile”, aggiungono Pallanch e Bassetti. “Chiediamo che la Provincia intervenga perché così si allungano i tempi per rispettare gli accordi. È un momento delicato per le famiglie ma i Comuni per primi sembrano distanti dalle esigenze dei lavoratori che sono cittadini”.

Sbloccare il buono pasto per poi affrontare la capillarità dei servizi e rivedere l’intero sistema e la tenuta delle convenzioni e la cumulabilità del valore. “Un modo per dare impulso a tutto il sistema. I vantaggi possono essere raggiunti a più livelli”, concludono Pallanch e Bassetti.

 

Da Il Dolomiti

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