Domani in prima Commissione parte la maratona delle audizioni sulla legge di assestamento di bilancio 2014, ma purtroppo non vedrà la partecipazione delle categorie interessate. La Cisl funzione pubblica chiede subito alcune modifiche che riguardano i tagli lineari di ulteriori 80 milioni di euro sul back office, la norma sulle eccedenze, che non prevede come quella nazionale una determinazione congiunta delle dotazioni organiche, una norma “pericolosa” che rischia di creare nuovi esodati della P.A. Trentina e non aggredisce il bisogno urgente di riorganizzazione dei servizi.
Ricordiamo che la Pubblica Amministrazione Trentina ha già avviato con la precedente Giunta un piano di miglioramento che prevedeva un percorso diverso, attraverso l’individuazione degli sprechi, delle consulenze, una rivisitazione della spesa attenta e partecipata. La Giunta ha abbandonato questo percorso virtuoso, prevedendo in sede di assestamento di bilancio norme lesive del sistema partecipativo, ma soprattutto senza una reale previsione di risparmio, ma solo strumenti ad appannaggio della politica per avviare una stagione di “tagli indiscriminati”.
La Cisl fp trentina e’ pronta al confronto sulla spendoning ma chiede un piano trasparente di recupero degli sprechi e di investimenti sui servizi pubblici, che non può passare per altre riduzioni dei lavoratori pubblici.
Ricordiamo che nel pubblico impiego il contratto non è stato rinnovato da sette anni e il numero di lavoratori è diminuito, a livello nazionale di 350 mila unità, e di qualche migliaia anche a Trento, in questo modo l’alternativa e’ solo quella della privatizzazione strisciante dei servizi pubblici che non accettiamo e osteggeremo in tutte le sedi.
Il sindacato dei lavoratori chiede subito il confronto con la politica, e non con i tecnici, diversamente partirà la mobilitazione e chiederemo conto alla giunta e a tutti i gruppi consiliari.
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