+39 0461 215161

ANFFAS Fari puntati sull’implementazione del contratto nazionale

Secondo l’Associazione non stanno emergendo particolari criticità per quanto riguarda il versamento delle tranche così come sono state concordate, inclusa l’ultima che decorre dal 1 dicembre prossimo; tuttavia, sul medio periodo sarà determinante l’azione delle Regioni, che dovranno provvedere ad aggiornare la remunerazione delle prestazioni. L’accordo di rinnovo del CCNL prevede azioni congiunte verso le Istituzioni nazionali, regionali e territoriali con questo obiettivo. Che è stato condiviso ovunque a livello territoriale tra le parti sindacali e datoriali, mentre purtroppo da parte delle istituzioni locali non sempre si incontra altrettanta sensibilità nell’assumersi le responsabilità del caso.NFFAS ci ha chiesto perciò di intensificare le azioni anche sul livello nazionale e di avviare delle sperimentazioni a livello regionale, supportando le nostre comuni richieste anche attraverso la costruzione di documentazioni e ricerche. Tutte le organizzazioni sindacali hanno dato la propria disponibilità.Noi come Cisl Fp abbiamo evidenziato con l’occasione la necessità di andare oltre la mera richiesta di aggiornamento delle tariffe relative al costo del lavoro, e rilanciato proponendo di definire un completo cambio di paradigma del sistema: le tariffe devono includere secondo noi anche la qualità delle prestazioni erogate grazie alle maggiori competenze messe a disposizione del personale, frutto dei percorsi di formazione realizzati in questi anni che hanno permesso di potenziare la capacità di presa in carico dei servizi, arricchendola o irrobustendola di contenuti sanitari e riabilitativi. Le analisi e le proposte che scaturiranno da questo confronto dovranno puntare a valorizzare il lavoro sociale e socio-sanitario non solo dal punto di vista del giusto riconoscimento delle tariffe, ma anche della qualità dei servizi erogati.Un quadro positivo è quello che riguarda l’aggiornamento delle turnazioni e l’adozione di organizzativi che garantiscono a lavoratrici e lavoratori le 11 ore di riposo: tutte le strutture risultano aver provveduto in questo senso, solo in alcuni casi sono state previste deroghe a 9 e sempre concordate con le organizzazioni sindacali del territorio. Nelle prossime settimane, infine, dovrebbero essere definite le tabelle sul costo del lavoro, rispetto alle quali saranno da effettuare le dovute verifiche di correttezza.L’ultimo incontro con ANFFAS lo abbiamo dedicato a definire le cosiddette codecontrattuali relative al recente rinnovo. Abbiamo quindi esaminato le tabelle relative al costo del lavoro elaborate dal Ministero del Lavoro e definito alcune modifiche, che sostanzialmente riguardano l’introduzione dell’Irap, dell’Ires, della rivalutazione del TFR e del coefficiente per la definizione dell’orario di lavoro conteggiato su 52 settimane. Tutti questi punti sono stati sintetizzati in una nota, che sarà inviata al Ministero insieme alle tabelle modificate.Riguardo invece all’attivazione della previdenza complementare, Anffas ha dato la propria disponibilità a costruire una convenzione con il Fondo Perseo Sirio e a sottoscrivere un accordo specifico con le organizzazioni sindacali; mentre per quanto concerne l’assistenza sanitaria integrativa, si è impegnata a prendere contatti con le società del settore. Inoltre, al prossimo incontro l’Associazione ci presenterà una proposta per aggiornare il sistema di classificazione, prevedendo l’inserimento di figure professionali ad oggi non ricomprese tra gli inquadramenti, e uno schema di linee guida utili per costruire eventuali accordi aziendalisulla videosorveglianza.Scarica la newsletter

Categorie A.N.F.F.A.S. APPM

Comments are closed